al-Ahli, Gaza City
“Senz’altro è stata colpa di Israele,
che nei confronti dei palestinesi
è sol capace d’essere crudele”,
dicon quelli che con i ceri accesi
manifestano solidarietà
da sempre a tutti i popoli indifesi.
“Lasciar senz’acqua ed elettricità
due milioni, all’incirca, di persone,
è del grado di disumanità
d’uno Stato eloquente indicazione;
in una terra dove abituali
sono il dominio e la sopraffazione,
cosa mai può vietar ai criminali,
che di David ostentano la stella,
di bombardar persino gli ospedali?”
“Chi i bambini decapita e sbudella
ammazzerebbe, se ben motivato,
la nonna, il padre e pure la sorella”,
ribattono coloro che blindato
vorrebbero, rispetto ai musulmani,
il pianeta da loro popolato.
“Chiedetevi: cui prodest? Sono i piani
d’Hamas fin troppo chiari addirittura:
contro i giudei, e poi contro i cristiani,
nell’Islam favorir la saldatura
di tutte le brigate terroristiche,
come annuncia la loro subcultura.
Nell’ottica di azioni antisionistiche,
altri innocenti morti servon solo
a rimpinguar fruttifere statistiche”.
“Scoppiar il razzo ha fatto quel tritolo
che i banditi tenevan ben coperto
dentr’ai cunicoli del sottosuolo”,
corregge qualche militare esperto.
“E’ stata in certo senso sol sfortuna:
dell’esplosion lo illustra ogni reperto”.
“Fandonie, che il ridicol accomuna”,
ciancian quelli che pratican dileggio
dalla negazionistica tribuna.
“Dell’ingenuità nulla c’è di peggio:
si vede dal cratere che distrutto
l’ospedal non è stato, ma il parcheggio”.
Ecco cos’è la guerra: un tritatutto
che nemmeno permette di capire,
ai disgraziati vittime d’un lutto,
chi per quel lutto debbon maledire.
Alighieri Dante