L’Impertinente

Era difficile trovare un altro nome per una nuova “testata” – la nostra – seppure viaggi esclusivamente online.

L’Impertinente è un atto dovuto alla nostra comunità e a tutti i lettori che potranno intercettarci sulla rete.

Il Trentino che si è abbandonato alla voluttà del benessere, al maternage dell’assistenzialismo pubblico, alla pretesa di ogni diritto.
Decenni di politiche pubbliche clientelari hanno contribuito a produrre un cittadino antropologicamente prostrato, genuflesso e sempre più lontano dal suo desiderio vitale.

Vogliamo essere impertinenti perché c’è bisogno come l’ossigeno di una voce che cerchi di dare i nomi alle cose, che si ritragga dal rischio di normalizzare ogni politica in nome del quieto vivere oppure del timore di fronte ai padroni del vapore.

Sì perché in questo territorio, ben visibili a chi vive tra la gente vera, si moltiplicano spazi di bisogno che non ricevono risposta. Persone che vivono sopportando fatiche che chi comanda non vede, perché non ha tempo per distogliersi dai riflettori del proprio narcisismo.

Perché partiamo ora? Perché tra un anno si vota e vediamo già in giro segnali espliciti di un conservatorismo che non ci piace affatto, sia nel campo di chi oggi guida la Provincia, sia soprattutto in chi sta all’opposizione.

Vogliamo fare politica con lo strumento a noi più congeniale: la scrittura.

Fare politica smarcandoci dalla retorica di chi invoca “la politica con la P maiuscola”: la nostra “p” vuole restare minuscola, perché siamo consapevoli anzitutto che proprio l’ipertrofia della politica ha schiacciato la società tutta in una debolezza accondiscendente senza precedenti.

Sul nostro blog è ammessa la parola di chiunque voglia dare un contributo, alla condizione che rispetti un unico criterio: che ad ogni battuta sulla sua tastiera si ricordi che L’impertinente esiste solo per costruire il bene comune.

Speriamo di poter essere fedeli, con il vostro aiuto, a questo impegno che ci assumiamo con grande lealtà.

La Redazione