Welcome to meraviglia!


Di sicuro son Trump e Bolsonaro

   insieme molto più che sufficienti

   a render drammaticamente chiaro

che non vive il miglior dei suoi momenti

   la vostra universal democrazia,

   ostaggio di furfanti, incompetenti,

e di color che vantan allergia

   per tutto ciò ch’è norma oppur divieto;

   ma se di scalcagnata sciatteria

cercate qualche aneddoto faceto,

   avanti a tutti sono mille miglia

   gli italiani, come di consueto.

Tra la multimediale paccottiglia

   che accompagna l’azion governativa,

   si distingue l’”Open to meraviglia”,

a favor del turismo iniziativa

   con la qual la ministra Santanchè,

   oltre a dimostrar d’esser ancor viva

e di meritarsi il suo bel cachet,

   sul crinal s’incammina del grottesco

   non una volta, e nemmen due, ma tre.

Perché nel contempo il militaresco

   provvedimento del sodal Rampelli

   minaccia, se non di gettare al fresco,

almen di sanzionare tutti quelli

   che in anglicismi indulgon negli uffici;

   perché la Venere del Botticelli,

che se ne stava tra le sue cornici

   a meraviglia per davvero, è stata

   conciata come le passeggiatrici

che reclamizzan dalla carreggiata

   un tipo di turismo un po’ diverso

   (e il Sandro, al quale questa pagliacciata

è chiaramente andata di traverso,

   lo curiamo quassù con gli ansiolitici,

   ma ormai lo sguardo ce l’ha vuoto e perso);

e perché quei pubblicitari, stitici,

   che superato avran fior di concorsi

   per scorci d’Appennino o dolomitici

illustrare al mondo, senza rimorsi

   filmato han panorami di Slovenia

   (che dunque non ci vende solo gli orsi).

Ma poi, per interrompere la nenia

   del piano di ripresa e resilienza,

   chi come nell’occhiello una gardenia

vanta l’economica indipendenza,

   d’un mucchio di quattrini a tasso zero

   da strano patriota farà senza.

La Russa intanto estende il suo pensiero:

   “Che porti scritto ch’è antifascista,

   la Costituzione, no, non è vero”.

Potrebbe continuare questa lista

   più del catalogo di Don Giovanni,

   e nuove asinate son sempre in vista.

Ma delle minoranze anche gli scranni

   ospitano, chi intender può, intenda,

   terga ben predisposte a far malanni.

Cosa possiamo dir della vicenda,

   l’avrete dalla rima già dedotto,

   di Renzi Bin Salman contro Calenda?

Sorta di periferico casotto?

   Di rispetto e fiducia più son degni,

   comici migliori, Gianni e Pinotto.

E in quanto a te, Elly, che stacchi assegni

   per ben armonizzare il tuo vestiario,

   sicura che il partito su cui regni

esser non debba ancora proletario?

Alighieri Dante


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