ASSENZE


“Nessun impegno è più importante di chi bussa alla porta. Ricordalo quando sei di fretta, insegnalo ai tuoi figli, non lasciare che la tua vita  diventi povera di tempo.” (Rita Levi Montalcini)

Sono così stanca delle persone che giustificano le proprie latitanze trincerandosi dietro alle agende piene di impegni, stanca di quell’orribile frase “scusami se non mi sono fatto sentire, ultimamente sono presissimo…” ma quali impegni possono impedire di aprire a chi bussa? Non montiamoci la testa per le “tante” cose da fare, non bastano come alibi per assenze gravi, quelle assenze che stanno alla base dell’abbandono, della solitudine di molti disperati, di gesti estremi. Le nostre assenze deprivano chi le subisce ma soprattutto noi stessi, che perdiamo l’occasione di vivere quei momenti indimenticabili che sono il sale di vite altrimenti prive di sapore. Il tempo, se noi lo vogliamo, c’è. BASTA con l’“appena ho un momento ti chiamo” …e poi quel momento non arriva mai, o arriva troppo tardi. Che orribile cosa, darsi tutta questa importanza! Che orribile cosa le bugie che ci raccontiamo e raccontiamo per giustificarci e autoesonerarci da ciò che non ci piace o di cui non abbiamo voglia.

Sara


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